Il tracciato dell’autostrada progettata sovrapposto al modello della pedemontana veneta con evidenziati gli agglomerati delle cittadine prospicienti Venezia (fonte: Il Piave)
Nell’agosto 2006, la Regione Veneto ha avviato le procedure di gara per aggiudicare i lavori di costruzione della Superstrada Pedemontana Veneta, 90 km ufficialmente destinati al traffico locale, che lo Studio d’impatto ambientale della promotrice (Pedemontana Veneta Spa, partecipata al 38% da Autostrade Spa, dalla Brescia-Padova con il 37%, e per il restante da Autovie Venete e un gruppo di banche) fa entrare nel quinto corridoio europeo. (altro…)
Nell’immagine: corridoio viario vicentino (sette corsie per ciascun senso di marcia, doppio spartitraffico e franchi vari) preso dal mezzo in prossimità dello scavalco della strada che porta verso la riviera berica, visto in direzione Milano; sullo sfondo i fori delle prime quattro gallerie di attraversamento dei Berici (secondo il primo progetto, a sx del tratto, dovrebbe affiancarsi la nuova ferrovia Av con un ulteriore galleria)
Nel tripudio di nulla osta decisi dal Cipe durante la seduta del 22 marzo 2006 s’è deciso pure che la nuova linea Tav Milano-Venezia fermerà anche nella stazione di Vicenza.
Il progetto iniziale di Rfi ipotizzava la resezione dell’antica ansa disegnata dall’Imperial Regia privilegiata strada ferrata Ferdinandea risalente al 1846-49, pensata all’epoca asburgica per avvicinare la stazione al centro città. Tempo fa, onde rettificare il tracciato della costruenda ferrovia AV s’era immaginato l’affiancamento del nuovo percorso allo smisurato corridoio viario (sette corsie per ciascun senso di marcia, doppio spartitraffico e franchi vari per rilevati etc) costituito dall’autostrada sommata alla tangenziale. L’infrastruttura avrebbe dovuto bucare le ultime propaggini dei colli Berici con un lungo tunnel che si sarebbe sommato ad altre otto brevi gallerie contermini, proseguendo con la costruzione d’un’eventuale fermata decentrata. (altro…)
Un esempio di processo per l’ipotesi di sviluppo di un dispositivo tattile
Capita quasi giornalmente a tutti noi di battagliare, sovente senza successo, con qualcuno della miriade degli oramai irrinunciabili dispositivi che costellano la nostra esistenza. Operazioni banali sul nostro cellulare o l’impostazione di qualche funzione in un televisore esigono a volte impegno e attenzioni degne di miglior causa. Quelli che dovrebbero essere atti quasi inconsapevoli si mutano cosí in cervellotici e irritanti percorsi a ostacoli nel tentativo di trovare una chiave di funzionamento. E se l’acquisto di un prodotto passa senz’altro attraverso un esame generalmente approfondito relativo al suo aspetto esteriore, molto più difficilmente sono valutate, o addirittura nemmeno prese in considerazione, le sue fondamentali caratteristiche interattive. (altro…)
Schema di funzionamento del cogeneratore Sidera 30, sviluppato da Ici caldaie
Il rapido e incessante progresso delle tecnologie legate all’idrogeno, in particolare negli studi sulle celle a combustibile, lascia travedere all’orizzonte più prossimo soluzioni operative dal limitato impatto ambientale.
In quest’ambito si colloca la ricerca della Ici caldaie, volta allo sviluppo di un prodotto che s’approccia in modo innovativo alle necessità d’approvvigionamento dell’energia d’un edificio. Si tratta del progetto d’un cogeneratore (Sidera 30) non più grande d’una piccola armadiatura che, a differenza dei modelli ora in commercio, è privo dell’usuale motore endotermico. Al posto di quest’ultimo è presente una batteria di celle a combustibile entro cui l’energia chimica è trasformata in elettricità, generando, senza combustione, calore che è recuperato attraverso appositi scambiatori. (altro…)
Venice Link, maquette casello autostradale, Asa studio
Ci troviamo a Vicenza, sul ponte di comando di Asa, Albanese Studio Architettura: un vasto spazio aperto sospeso sulle anse del fiume Bacchiglione nella sala macchine d’una ex tipografia sita nel centro storico della città: grandi tavoli accolgono schizzi, maquettes dei progetti in corso ed una fitta sequenza di librerie. Qui incontriamo Flavio Albanese, nuovo direttore di Domus, che ci racconta, fra molto altro, quella che considera una storia semplice, ovverosia la sua chiamata all’ambita direzione della rivista: (altro…)
Rovereto (TN). Altra mostra sul design italiano: altra celebrazione di glorie passate. Che son storia recente. In attesa dell’italico museo del design, pronto – non si sa perché – chissà quando, magari coi pezzi divenuti nel frattempo fossili, ecco aggirarsi nelle sale, per l’ennesima volta, i soliti noti. Una processione di Castiglioni, Colombo, Mari, Pesce, Sottsass, Zanuso, etc., preceduti dagli Albini, Baldessari, Figini&Pollini, Ponti, Terragni, con un’interessante variante: la compagnia di qualche artista coevo. Un viatico, quest’ultimo, indispensabile e purtroppo assente appena un piano più sopra, nel contemporaneo e più grande allestimento riservato a ‘Mitomacchina’. Questa mostra, frutto di una coproduzione del Mart congiunto al Musée des Beaux Arts de Montréal, è stata costì ospitata come pure al Royal Royal Ontario Museum di Toronto, approdando ora a Rovereto, ultima tappa. (altro…)
Che ne direste se, per circa 80€, qualcuno vi proponesse un laptop dalla concezione radicalmente innovativa e per giunta ben disegnato? Ebbene, per quanto inverosimile possa sembrare, quest’utopia si stia concretando con le prime consegne, effettuate a partire dal termine del mese appena trascorso. Olpc, One Laptop Per Child: ecco il nome del progetto partorito sotto la direzione di Nicholas Negroponte all’interno del Massachusetts Institute of Technology.
Nuova base Usa di Vicenza: rendering edifici del quartier generale di battaglione; cortesia vagapuntoinfo
I fatti e i numeri sono questi: con la decisione bulgara del 16 gennaio, il governo ha dato l’assenso all’ampliamento e alla trasformazione dell’aeroporto Dal Molin (sembra che, tra l’altro, verrà dismesso dalle sue funzioni civili dal gennaio 2008) in struttura militare americana, a servizio della 173ma brigade Airborne (la più temibile forza di attacco Usa attualmente operativa), ora divisa tra alcune basi tedesche (che verranno smantellate), Aviano (in provincia di Pordenone) e la locale caserma Ederle. (altro…)
Angiolo Mazzoni, stazione di Siena, 1931-33, pensilina
Il 15 Febbraio 2007 s’è chiusa l’iscrizione al concorso d’idee « Piccole stazioni ferroviarie » bandito da Rfi (Rete Ferroviaria Italiana – società che si occupa dell’infrastruttura all’interno del Gruppo Ferrovie dello Stato –).
La competizione è distinta in due sezioni: junior, riservata ai concorrenti con età fino a 39 anni e senior, per tutti gli altri. Dopo la consegna degli elaborati (15 marzo 2007), entro il mese di giugno 2007 pare sarà comunicato l’esito finale del concorso, che prevede un vincitore per ciascuna sezione. La documentazione disponibile, i moduli di concorso ed altre informazioni sono disponibili anche in in lingua inglese, a partire da questa pagina.
Jean Prouvé (1901-1984) ha contemperato etica del lavoro e creatività spaziando fra artigianato ed industria. È stato progettista originale e completo, al dilà del banale ‘pezzo di carta’ che gli mancava, sempre occupato a trovare soluzioni innovative, razionali e coerenti rispetto ai mezzi tecnologici a sua disposizione. Ciò, sia in architettura che nell’industria, indifferente alla scala, sia che si trattasse di costruire mobili, facciate, oppure edifici interi. Ha cercato anche di trasmette tutto ciò tramite l’insegnamento svolto per parecchi anni, dal 1957 al 1970, presso il CNAM (Conservatoire National des Arts et Métiers) a Parigi.
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