Gabriele Toneguzzi

L’attraversamento Tav di Vicenza

Corridoio viario vicentino (sette corsie per ciascun senso di marcia, doppio spartitraffico e franchi vari) in direzione Milano: sullo sfondo i fori delle prime quattro gallerie di attraversamento dei Berici (secondo il primo progetto, a sx del tratto, dovrebbe affiancarsi la nuova ferrovia Av)
Nell’immagine: corridoio viario vicentino (sette corsie per ciascun senso di marcia, doppio spartitraffico e franchi vari) preso dal mezzo in prossimità dello scavalco della strada che porta verso la riviera berica, visto in direzione Milano; sullo sfondo i fori delle prime quattro gallerie di attraversamento dei Berici (secondo il primo progetto, a sx del tratto, dovrebbe affiancarsi la nuova ferrovia Av con un ulteriore galleria)

Nel tripudio di nulla osta decisi dal Cipe durante la seduta del 22 marzo 2006 s’è deciso pure che la nuova linea Tav Milano-Venezia fermerà anche nella stazione di Vicenza.

Il progetto iniziale di Rfi ipotizzava la resezione dell’antica ansa disegnata dall’Imperial Regia privilegiata strada ferrata Ferdinandea risalente al 1846-49, pensata all’epoca asburgica per avvicinare la stazione al centro città. Tempo fa, onde rettificare il tracciato della costruenda ferrovia AV s’era immaginato l’affiancamento del nuovo percorso allo smisurato corridoio viario (sette corsie per ciascun senso di marcia, doppio spartitraffico e franchi vari per rilevati etc) costituito dall’autostrada sommata alla tangenziale. L’infrastruttura avrebbe dovuto bucare le ultime propaggini dei colli Berici con un lungo tunnel che si sarebbe sommato ad altre otto brevi gallerie contermini, proseguendo con la costruzione d’un’eventuale fermata decentrata. (altro…)

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Storia, studi, visioni dell’interaction design

Un esempio di processo per l’ipotesi di sviluppo di un dispositivo tattile
Un esempio di processo per l’ipotesi di sviluppo di un dispositivo tattile

Capita quasi giornalmente a tutti noi di battagliare, sovente senza successo, con qualcuno della miriade degli oramai irrinunciabili dispositivi che costellano la nostra esistenza. Operazioni banali sul nostro cellulare o l’impostazione di qualche funzione in un televisore esigono a volte impegno e attenzioni degne di miglior causa. Quelli che dovrebbero essere atti quasi inconsapevoli si mutano cosí in cervellotici e irritanti percorsi a ostacoli nel tentativo di trovare una chiave di funzionamento. E se l’acquisto di un prodotto passa senz’altro attraverso un esame generalmente approfondito relativo al suo aspetto esteriore, molto più difficilmente sono valutate, o addirittura nemmeno prese in considerazione, le sue fondamentali caratteristiche interattive. (altro…)

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Cogenerazione distribuita a idrogeno: celle a combustibile per coprire i fabbisogni termici ed elettrici degli edifici

Cogeneratore Sidera 30
Schema di funzionamento del cogeneratore Sidera 30, sviluppato da Ici caldaie

Il rapido e incessante progresso delle tecnologie legate all’idrogeno, in particolare negli studi sulle celle a combustibile, lascia travedere all’orizzonte più prossimo soluzioni operative dal limitato impatto ambientale.

In quest’ambito si colloca la ricerca della Ici caldaie, volta allo sviluppo di un prodotto che s’approccia in modo innovativo alle necessità d’approvvigionamento dell’energia d’un edificio. Si tratta del progetto d’un cogeneratore (Sidera 30) non più grande d’una piccola armadiatura che, a differenza dei modelli ora in commercio, è privo dell’usuale motore endotermico. Al posto di quest’ultimo è presente una batteria di celle a combustibile entro cui l’energia chimica è trasformata in elettricità, generando, senza combustione, calore che è recuperato attraverso appositi scambiatori. (altro…)

This entry was written by gt, posted on 4 Luglio 2007 at 00:18, filed under Articoli/scritti, Biblioteca, Tecnologia. Leave a comment or view the discussion at the permalink.